Alfonsina e la strada di Simona Baldelli

Alfonsina e la strada di Simona Baldelli

Simona Baldelli

Alfonsina e la strada

Nel 2021 Sellerio ha pubblicato “la storia e le avventure della ciclista che per prima sfidò il maschilismo sportivo”, Alfonsina Strada.
L’autrice, Simona Baldelli, che ha già prodotto interessanti romanzi ispirati alla vita di personaggi storici, come “La vita a rovescio” e “L’ultimo spartito di Rossini”, racconta in questo libro la passione per le due ruote di quel “diavolo in gonnella”, la tenacia e la determinazione di una ragazza fine 800 che affronta impedimenti familiari e difficoltà di ogni tipo per arrivare a impegnarsi in gare durissime, tra polvere o fango, sulle strade allora battute dal ciclismo, talvolta tormentate dal maltempo, e con pesanti biciclette senza cambio.
Dopo aver preso parte a due Giri di Lombardia, nel 1924 viene addirittura ammessa al Giro d’Italia e anche qui, tra tante traversie, un’esclusione formale, cadute e ferite, riesce ad arrivare alla fine del Giro, di un tracciato di oltre 3.000 chilometri, fra i trenta corridori dei novanta partiti da Milano. Naturalmente sempre acclamata dagli spettatori con lo stesso entusiasmo dedicato ai campioni più famosi. Un’autentica pioniera quindi del ciclismo femminile italiano.

Alfonsina e la strada di Simona Baldelli
Alfonsina Strada negli anni '20

Alfonsina, nata Morini, continuò a conservare il cognome Strada del primo marito, che aveva appoggiato in pieno la sua passione per la bicicletta, e a partecipare a gare ufficiali, conquistando record nel ciclismo femminile, ed anche ad esibire la propria abilità di fronte al pubblico dei circhi.
In seguito, alla fine della carriera, aprì a Milano con il secondo marito un negozio di biciclette con annessa bottega di riparazioni e continuò ad usare la bicicletta pur acquistando un nuovo tipo di due ruote, una moto Guzzi 500. E fu proprio mentre spingeva sulla leva di avviamento della moto che morì per una crisi cardiaca il 13 settembre del 1959 all’età di 68 anni.

Alfonsina e la strada di Simona Baldelli
Al Giro d’Italia con la divisa nera e il numero 72.

«Vi farò vedere io se le donne non sanno stare in bicicletta come gli uomini»

Contenuti correlati

Un diavolo in gonnella
La bicicletta di Alfonsina Strada
di Barbara Lubich
➤ In LN fasc. 27, anno XX n. 2/2003

in particolare per velocità su pista: Lo Zen e l’arte del surplace di
Luciano Minerva, pp. 78-81.
Club Sportivo Lys A.S.D. – Pont Saint Martin (1905)
Ciclistica Centese (1911)
L’epopea del ciclista Fascicolo 47  anno xxx – n. 3 2013

In trincea con la bici
Futurismo e interventismo per una passeggiata alla Bella Guerra
di Sergio Giuntini
➤In Lancillotto e Nausica fascicolo 13, nn. 1-3 1990

Unione Ciclo Alpina Torino (1907)
➤in “Lancillotto e Nausica”, a. XXV, nn. 1-2, fasc. 37, pp. 98-105.

Professione ciclista
Due ruote e una catena … di montaggio
di Daniele Marchesini
➤in LN fasc. 25 anno XIX n. 1-3 2002

Il re del fango
Il Giro d’Italia di Luigi Ganna
di Lauro Rossi
➤ In LN fasc. 28, anno XX n. 3/2003

Rodoni il monarca
Una battaglia politica nel mondo del ciclismo (1956-57)
di Sergio Giuntini
➤ In LN fasc. 31, anno XXI, n. 3/2004

Cittadino ciclista
La storia di Dante Gianello emigrante a Nizza
di Alessandro Dall’Aglio
➤ in LN fasc. 32, anno XXIII n. 1-2/2006

Add a Comment

Your email address will not be published. Required fields are marked *