
Il Calcio nel Design Museum di Londra
Football: designing the beautiful game
Il Design Museum a Londra, considerato il più grande museo al mondo interamente dedicato al design, ha inaugurato l’8 aprile una mostra temporanea sul rapporto fra calcio e design. È rimasta allestita allestita fino al 29 agosto.
Titolo dell’esposizione: “Football: designing the beautiful game.”
Al suo interno sono stati presentati alcuni preziosi cimeli prestati direttamente dal Museo del calcio di Coverciano, tra i quali anche la maglia indossata da Roberto Baggio il 27 maggio 1994, in un’amichevole contro la Finlandia, poco prima dei Mondiali statunitensi.
La mostra è stata strutturata intorno a sei argomenti: stadi, grafiche, kit, corpi degli atleti, media e comunità.
L’attenzione nei confronti del rapporto tra calcio e design, da parte di tifosi, appassionati e di addetti ai lavori nei due ambiti, nel corso degli ultimi anni si è andata sempre più affermando, così
da diventare occasione espositiva di interesse generale.

Il London Design Museum, lasciata la storica sede sulle rive del Tamigi e rinato nel 2016 all’interno della nuova spettacolare sede in High Street Kensington, si conferma uno dei più importanti musei contemporanei di design e architettura, nonché il più grande museo al mondo interamente dedicato al design.
La nuova sede occupa una delle icone del modernismo britannico del secondo dopoguerra, l’ex Commonwealth Institute a South Kensington, costruito nel 1962 e caratterizzato da una copertura di rame a foggia paraboloide. Il progetto degli interni è firmato dell’architetto inglese John Pawson. Il museo presenta una mostra permanente gratuita e organizza diverse mostre temporanee a pagamento, per le quali è adibito il piano terreno, con l’obiettivo di sottolineare come il design contemporaneo influenzi i più disparati aspetti della vita sociale.
La collezione permanente (oltre 650mq) è collocata invece all’ultimo livello della struttura, sotto la spettacolare copertura a cupola, e si chiama Designer Maker User, ovvero le tre sezioni delle diverse prospettive attraverso le quali vengono presentati i quasi mille oggetti del XX e XXI secolo: quelle del Designer, del Produttore e del Consumatore. Nella sezione Produttore, tra l’altro, oggetti semplici come le palle da tennis e progetti notevoli come la Torcia Olimpica di Londra 2012 vengono presentati nelle diverse fasi della produzione.
Ai visitatori l’esposizione ha offerto la possibilità di scoprire le straordinarie storie che stanno dietro the world’s beautiful game, focalizzando l’attenzione sul ruolo che designer, architetti e tifosi hanno avuto sulle vicende storiche del calcio, dalle prestazioni in campo all’atmosfera sugli spalti.
Le maglie dei giocatori, i guantoni dei portieri, gli scarpini di ogni materiale, delle più svariate provenienze, i poster dei Campionati, i progetti architettonici degli stadi e i modelli, i gadget pensati per i tifosi, i cappelli, la merchandising dei club, le divise, stemmini e disegni, le coppe, foto di ogni tipo, per non parlare degli oggetti unici come i due palloni usati nella finale della Coppa del Mondo del 1930, o le scarpe indossate da inimitabili campioni del Football.
Una selezione, realizzata in collaborazione con il National Football Museum di Manchester, di oltre 500 oggetti di design progettati e prodotti per questo specifico sport e presentati nelle sezioni: Performance, Identity, Crowds, Spectacle e Play.
“Il calcio è un’industria molto importante in tutto il mondo e impiega una vasta rete di professionisti altamente specializzati, con designer e architetti che svolgono un ruolo importante nel contribuire allo sviluppo di questo sport da oltre 150 anni”, spiega la curatrice Eleanor Watson.
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