Memorie Olimpiche
Nelle Memorie Olimpiche Pierre de Coubertin rievoca le vicende legate alla realizzazione del suo disegno di fondazione dei Giochi Olimpici moderni.
Nello scenario storico a cavallo tra Otto e Novecento, sullo sfondo della fitta rete di rapporti diplomatici intessuti in Europa e in America con uomini di stato, accademici, personaggi di spicco dell’élite intellettuale e sociale rivivono – attraverso una prosa piacevole, vivacizzata da gustosi aneddoti, equilibrata tra esaltazione e giusto distacco – mentalità, usi, costumi e politica di tutta un’epoca..
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Religio Athletae
Cinque pièces lo “mettono in scena” attraverso analisi di diversa impostazione: storico-politica, storico-educativa, sociologica, pedagogica, filosofico-pedagogica.
Ne emerge il quadro dei rilevanti fenomeni legati alla diffusione dello sport e all’attenzione nei confronti delle arti del corpo, che investirono l’Europa e il mondo industrializzato nei decenni a cavallo tra Otto e Novecento, profondamente marcandoli e altrettanto profondamente venendone marcati: con onde lunghe fino a noi. I cinque interventi, pur servendosi di un canovaccio sostanzialmente condiviso, ospitano variazioni sul tema e consentono “recite a soggetto” sia al barone che ad altri attori e comparse variamente chiamati in causa: nel passaggio dall’uno all’altro, appaiono talvolta parlare un medesimo linguaggio e intendersi alla perfezione, talaltra stuzzicarsi e contraddirsi, persino bisticciare, quasi rinnegandosi e smentendosi in rimbalzi prospettici e ampiamente spazianti tra un passato evocato, un presente confuso, un futuro profetizzato.